Acquisto credito del 110% e crediti per altri bonus: BCC di Ostra e Morro d’alba è prontaIl DG Crostella: “Contribuiamo a crescita e rigenerazione del territorio”.Il Presidente Petrini: “Superbonus 110% opportunità per famiglie e imprese”
Per nutrire la speranza che nel 2021 il motore economico della nostra bella Italia torni a girare, bisogna partire proprio dal mattone. Ma un mattone green, innovativo e soprattutto riqualificato.
Per dirla con le parole di Leonardo Becchetti, economista e consigliere economico del Ministro dell’Ambiente, “la direzione di marcia post Covid-19 deve essere quella della ripresa resiliente, ovvero dobbiamo dare priorità a politiche e strategie che creino valore economico e lavoro, incidendo in modo positivo allo stesso tempo su salute, sostenibilità ambientale e ricchezza di tempo e senso del vivere”.
Occorrono nuovi cantieri e ristrutturazioni, quindi case non più “energivore” (con un occhio al risparmio sulle bollette) e meno vulnerabili ai terremoti, puntando su una politica keynesiana sostenibile, come chiedono le nuove generazioni in ottica ambientalista.
La risposta a queste necessità si è concretizzata nella previsione, tra le misure previste dal Decreto Rilancio del Governo (D.L. 34/2020, convertito dalla Legge 77/2020), del cosiddetto “Superbonus”: una detrazione fiscale del 110% in edilizia, sulle spese sostenute per chi effettuerà interventi di riqualificazione energetica (Ecobonus) e messa in sicurezza antisismica (Sismabonus) nei propri condomini o singole abitazioni, attivabile per ora ai lavori effettuati dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021.
Se una famiglia effettuerà lavori sulla propria abitazione che ricadono all’interno degli interventi previsti dal bonus, riceverà, al momento della dichiarazione dei redditi, una detrazione pari al 110% del costo dei lavori, che potrà utilizzare in compensazione in cinque quote annuali di pari importo. Non solo: i contribuenti privi della liquidità necessaria potranno optare per lo sconto immediato in fattura del costo dei lavori o di parte di essi. In questo modo le imprese potranno poi recuperare la liquidità, dopo aver anticipato la cifra, grazie a un rimborso sotto forma di credito di imposta, che potrà anche essere ceduto alle banche per ottenere immediatamente la liquidità.
La Banca gestirà dunque la cessione del credito e l’eventuale finanziamento ponte; fungerà inoltre da collegamento tra famiglie, professionisti e aziende.
“Da anni oramai la BCC di Ostra e Morro d’Alba abbraccia un determinato tipo di finanza, quella sostenibile, capace di promuovere due vantaggi, sia sotto il profilo dei rendimenti, che sotto il profilo ambientale. Quest’ultimo, in tutte le sue declinazioni, spinge sul binario parallelo dell’aspetto sociale. Dato che le persone e l’ambiente sono due valori imprescindibili che definiscono ciò che siamo, lavorare in questa direzione ci onora e gratifica, certi di ripagare la fiducia dei nostri Soci e Clienti.
E’ in questo senso che la nostra Banca ha colto nel Superbonus 110% una preziosa opportunità, un incentivo per le famiglie che decidono di riqualificare la propria casa, ma anche un contributo importante a tutte quelle imprese che gravitano nel mondo dell’edilizia, sostiene Paola Petrini, Presidente del Credito Cooperativo di Ostra e Morro d’Alba.
Specifica Roberto Crostella, Direttore Generale della BCC di Ostra e Morro d’Alba: “per la nostra Banca essere parte del cambiamento verso un futuro più consapevole e contribuire alla crescita e alla rigenerazione del territorio in cui viviamo è un valore. In tal senso, non potevamo che metterci a disposizione del territorio ed allinearci alle indicazioni governative, attuando, a sostegno del mercato edilizio locale, la previsione delle due modalità della cessione o meno del credito.
Nel primo caso (cessione del credito), qualora si tratti di un PRIVATO, si delinea questo scenario esemplificativo, differente a seconda che il Privato sia SOCIO BCC oppure NO: costo dei lavori 100.000€ con credito fiscale pari al 110% (Superbonus)e recupero fiscale in 5 anni, il controvalore pagato dalla nostra BCC sarà di 101.000€ ai Soci e 95.000€ ai NON Soci; per la cessione del credito per lavori con recupero in 10 anni del 50%, 65% o 90% sarà pagato l’83% del valore nominale del credito maturato che si vuole cedere alla banca per i soci, e all’80% per i non soci ( Es: costo dei lavori di 100.000€ con credito fiscale pari al 90% bonus facciate e recupero fiscale in 10 anni, il controvalore pagato dalla BCC per 100.000€ di lavori sarà di 74.700€ ai Soci e 72.000€ ai non Soci se viene ceduto l’intero credito ).
Anche per la cessione del credito da parte di un IMPRESA sono previste condizioni diversificate tra soci e non soci.
Nel secondo caso, (credito non ceduto ma necessità di finanziamento per eseguire i lavori),il CdA della nostra BCC ha previsto, per i Clienti che, avendone capienza, desiderino beneficiare direttamente della detrazione fiscale, in tutto o anche in parte, la possibilità di accedere ad un finanziamento chirografario con rata annuale a condizioni agevolate diversificate tra SOCI e NON SOCI sia per i crediti il cui recupero è previsto in 5 anni che per quelli il cui recupero è previsto in 10 anni.
Infine, conclude il DG Roberto Crostella, “per interventi diversi dal Superbonus 110% con recupero in 5 o 10 anni (con detrazione pari ad es. al 90%, 65% o 50%) le condizioni del finanziamento agevolato restano valide per l’importo corrispondente alla percentuale fiscalmente detraibile. Per la parte eccedente verranno applicate condizioni standard”.
Questi, in estrema sintesi, gli aspetti più tecnici deliberati dalla BCC di Ostra e Morro d’Alba.
Per ogni necessità ed approfondimenti si invitano i Soci e Clienti interessati all’eventuale fruibilità del “Superbonus” e delle altre agevolazioni in materia edilizia, a prendere contatti con la Filiale di riferimento, rimandando, per i dettagli, alla consultazione della guida prodotta dalla BCC di Ostra e Morro d’Alba e delle FAQ dell’Agenzia delle Entrate e del Ministero dell’Economia e Finanze.
Rifacendoci al Prof. Becchetti e con buona pace del Sistema, appare quindi evidente quanto questo incentivo risulti virtuoso, rivelandosi utile allo Stato, che usa risorse pubbliche generando moltiplicatori importanti, alle banche, che possono prestare soldi alle famiglie per finanziare la ristrutturazione delle loro case (prestiti il cui onere è fortemente ridotto attraverso la cessione del credito fiscale), al comparto edilizio per il rilancio del settore, ai cittadini (che pagheranno meno in bolletta) e alla sostenibilità ambientale, dato che l’efficientamento energetico degli edifici ridurrà anche l’emissione di polveri sottili sulla cui produzione incide per circa il 40% il riscaldamento domestico, con le serie implicazioni dei frequenti blocchi del traffico nelle grandi città.